luogo
sostantivo maschile
luogo, cortile comune. Da qui la necessità di rispondere a tutte le esigenze che non potessero essere soddisfatte in casa o in campagna: dal gioco dei ragazzi alle attività agricole, dalla sosta dei veicoli alla stenditura dei panni, dalla positura al sole degli uomini alle attività artigianali. Dal lat. loc(um). Indicava più spesso degli spazi delimitati da fragili muri di confine. Nel dialetto afragolese, il termine luogo assume il significato di uno spiazzo assegnato, oppure ereditato o, raramente, comprato. In essi, in modestissime abitazioni, trovavano alloggio i braccianti, fissi o saltuari, e talvolta anche il massaro, che veniva particolarmente rispettato. A me il termine vicus richiama alla memoria gli antichi villaggi, che probabilmente sorsero per laspartizione delle terre che re Ruggero volle (secondo la tradizione) donare ai veterani, mentre il particolare significato del termine luogo ricorda la parola locus , termine tecnico-militare usato dal poeta Lucrezio. Luogo comune: cesso.